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Sulle ali della Fantasia (50x80)

Sulle ali della FantasiaCon Ennio Tortato ci troviamo davanti ad una pittura veramente originale ed inusuale (in questa epoca), una pittura molto lontana da massificazioni consumistiche e da desolanti sperson­alizzazioni spirituali e morali di numerose cosiddette “opere d’arte contemporanea”.
Questo artista, attraverso le sue tele convince, cattura l’at­tenzione, testimoniando alte doti creative, con una pittura che rende leggibile il messaggio che nasce dagli stimoli dei suoi stati d’animo.
Stati d’animo arricchiti da significanze e cultura artistica, capaci di suscitare profonde emozioni.
E’ interessante, innanzi tutto porre in evidenza la tecnica usata dal pittore.
Non usa volutamente i mezzi toni per dare evidenza al contrasto e alla luce. Inoltre, per Tortato, accostare i colori complementari dà il senso del movimento e quindi della vita.
C’è un richiamo all’Oriente e a Venezia, simboli archetipi del sogno, del vagheggiamento, dell’irrealtà.
I soggetti rappresen­tati sono posti in bilico tra realtà e fantasia, tra l’immagina­rio ed il reale.
Sono simboli al di là dei quali si cela il vero messaggio, un’altra realtà che l’artista vuole trasmettere.
Dunque Tortato opera spesso una trasposizione simbolica dei contenuti; infatti la sua pittura, oltre che appartenere al divisionismo, sebbene filtrato da esperienze personali, è in bilico tra figurativo e simbolismo.
C’è nelle sue tele un intenso lavoro di composizione cromatica, avvertibile soprattutto in alcuni settori dei dipinti, nei quali le emozioni sembrano raggrumarsi come i colori, mentre altrove si stemperano, si dilatano in vaste campiture di suggestiva bellezza.
La fantasia scaturisce quale sintesi tra il sogno e le architet­ture ed i personaggi d’Oriente.
La Venezia di Tortato, lungi dall’essere fedelmente rappresentata, è abbozzata, stilizzata, ha contorni indefiniti: è un richiamo a Venezia, un vagheggiamento di Venezia.
Inoltre Venezia è, per il pittore, il punto d’incon­tro tra la concretezza della realtà ed il sogno, rappresentato dall’Oriente, cioè diventa sintesi tra realtà e fantasia.
Dunque la presa coscienza del disagio provocato dalla realtà, da una parte e le raffigurazioni oniriche, dall’altra, trovano nelle opere di Tortato, ampie possibilità d’espressione e di rappresentazione.
Dai suoi dipinti traspare l’aspirazione alla libertà, all’eva­sione dalla grigia realtà di ogni giorno.

Piera Piazza


Elucubrazione onirica (40x60)

Elucubrazione onirica... L’autore ora percorre in forma più esauriente il linguaggio del colore, il percorso che egli ci propone appare meno frammentato, il tocco s’allunga sulla tela in una linearità più consistente, di effetto e di ampio respiro poetico.
Un esempio, i fiori che emergono vividi, sospesi in un alone di effetto suggestivo.
Così lo scorcio di una Venezia ancora e sempre da scoprire, in questo quadro esiste una raref­azione dell’immagine, un’atmosfera raffinata che man mano si viene creando e che seduce lo sguardo.
Così questa leggerezza percettiva si manifesta e si allunga nella grafica che Ennio Tortato ci propone.
E’ sempre Venezia che appare nelle innumerevoli e splendide sfaccettature con il tratto inconfondibile dell’autore, questa sorta di concatenazione del segno che lega le figurazioni in un afflato spirituale.
Percorriamo così la crescita di un artista, le cui opere rivelano un’intima razionalità di pensiero che si unisce ad un vissuto interiore.
Una pittura, quella di Tortato, che è strumento limpido di percezione ed emozione.
Da questa mobile dimensione artistica, egli ci conduce oltre gli spazi consueti della fantasia che si fonde in un connubio ideale con la realtà.

Carla Rugger



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